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Cancro dello stomaco

Cancro dello stomaco


Cancro dello stomaco: epidemiologia e prevenzione

Il tumore allo stomaco, pur essendo una neoplasia in diminuzione a livello mondiale, con circa 670.000 nuovo casi all' anno, in Italia il cancro allo stomaco sostituisce ancora la quarta causa di morte per neoplasia nell’ uomo, dopo il tumore al polmone, colon retto e prostata e la terza nella donna dopo quello alla mammella e colon retto. L’ incidenza maggiore oggi si registra in Giappone Corea e Cina e a distanza in Cile e Colombia, Costa Rica ed Ungheria, Finlandia, Austria ed Islanda per quanto riguarda l’ Europa.

In Italia il rischio di tumori allo stomaco è molto più alto al nord con un picco di incidenza tra Toscana, Romagna Marche ed Umbria oltre che Emilia e Lombardia. Il rapporto maschi-femmine varia in funzione dell’età essendo in rapporto 1.1 fino a 35 anni per poi diventare un poco più frequente nell’ uomo soprattutto nelle fasce medie di età.


I Fattori di incidenza del cancro allo stomaco

Le differenze di incidenza sembrano essere riferibili a fattori genetici, ambientali ed alimentari variamente combinati. I fattori genetici sembrano rivestire un ruolo modesto, la maggiore incidenza in famiglie già colpite potrebbe dipendere da altri fattori, come dimostrato dagli studi su popolazioni migranti che hanno dimostrato un incidenza simile a quella del paese di migrazione rispetto a quella di origine.

Tra i fattori ambientali la dieta sembrano avere un ruolo fondamentale: elevato consumo calorico, di carne ed insaccati mentre diete ricche di pesce, verdure e frutta riducono sensibilmente il rischio. Fondamentali risultano essere la modalità di cottura e conservazione degli alimenti: la carne fritta o grigliata, affumicata o sotto sale è associata ad un' elevata incidenza di tumore.

Il fumo sembra avere un effetto favorente e si è notata un' associazione con appartenenza a classi sociali meno abbienti, consumo di acqua ricca di nitriti e piombo ed esposizione a radiazioni.

L’ ultimo fattore considerato è l’ infezione da helicobacter pylori che, inducendo modifiche istologiche infiammatorie nelle cellule della mucosa gastrica può condurre allo sviluppo della neoplasia anche se il dato non è del tutto univoco e stanno emergendo evidenze contrastanti a riguardo.


La prevenzione

La prevenzione deve quindi mirare soprattutto ad una modifica della dieta se a rischio e se confermato il dato, ad una eradicazione di Hp. In paesi ad alto rischio è proponibile una prevenzione primaria mediante diagnosi precoce con gastroscopie di screening.

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