Sebbene solo circa il 25% delle persone affette da diverticolosi manifesti sintomi e appena l’1% sviluppi una vera e propria diverticolite, questa condizione – tradizionalmente più frequente negli anziani – sta registrando una preoccupante crescita anche tra i giovani adulti.
Ne parliamo con il Dott. Andrea Favara, Responsabile dell’Unità di Coloproctologia della Società Italiana di Chirurgia Colorettale – sede di Cantù, e Dirigente Medico presso Asst Lariana Ospedale di Cantù (Como).
Dott. Favara, la crescente diffusione della malattia diverticolare comporta un impatto rilevante sul sistema sanitario, rendendone la gestione una sfida importante per gastroenterologi e medici di base. È corretto?
"Certo e conseguentemente i costi sanitari aumentano per due ragioni: vi è l’errata convinzione che una terapia farmacologica a lungo termine sia indicata nella diverticolosi, il che comporta un aumento di utilizzo di farmaci non necessari con costi ingiustificati; inoltre, la gestione dei veri episodi di diverticolite prevede la somministrazione di farmaci, spesso ricoveri ospedalieri ed a volte terapie chirurgiche".
Le proiezioni indicano un trend in aumento delle diagnosi di diverticolite tra i pazienti giovani. Può confermarlo?
"Si, è così: i dati della letteratura e l’esperienza clinica quotidiana confermano in modo univoco un aumento di incidenza della malattia diverticolare soprattutto in pazienti più giovani rispetto al passato e conseguentemente un aumento in proporzione degli episodi di diverticolite".
Qual è il percorso diagnostico per questa patologia?
"Le devo dire che la diverticolosi è asintomatica e la diagnosi viene spesso posta in seguito all’esecuzione di una colonscopia eseguita per altre ragioni. La diverticolite invece è un evento acuto e le tecniche d’immagine, in particolare la TAC e la Risonanza magnetica, sono gli esami più utili per stabilire la gravità della malattia e la migliore terapia".
Quali possono essere le conseguenze di una diagnosi mancata o tardiva?
"La diagnosi di diverticolosi può essere tranquillamente omessa in quanto, come dicevo, la condizione è asintomatica e non richiede terapia. La malattia diverticolare ha invece sintomi in comune con altre condizioni tra cui la sindrome dell’intestino irritabile; è quindi importante porre una diagnosi corretta e impostare una terapia conseguente. La diverticolite invece si presenta con un quadro addominale acuto, per cui un accesso in pronto soccorso è la soluzione migliore per un corretto e tempestivo inquadramento diagnostico in modo da prevenire complicanze della diverticolite, quali ascessi, stenosi, fistole ma anche perforazioni viscerali".
Come in molte altre patologie, anche in questo caso la prevenzione gioca un ruolo chiave. È così?
"Sicuramente l’aumento di incidenza della malattia è conseguente a fattori modificabili quali la sedentarietà, il sovrappeso, l’alimentazione scorretta e quindi un corretto stile di vita aiuta a ridurre i numeri che, come abbiamo visto, al momento purtroppo sono in preoccupante aumento nel nostro paese".
Bibliografia
Danisi Jacqueline1, Kimberly Lince1, Virgil K DeMario1,
Alexander Zarutskie1, Shannon Cisse2, Olutayo Sogunro3
Cureus. 2024 Mar 14;16(3):e56190.
doi: 10.7759/cureus.56190
Editors: Alexander Muacevic, John R Adler
PMCID: PMC11016325
PMID: 38618478